Tappa di 17,5 chilometri fra orti, terreni coltivati e spiagge in una fascia costiera individuata e vincolata dal Ministero per il suo interesse paesaggistico.
Il tracciato del Cammino in questa tappa si discosta in gran parte dal tracciato dell’Appia Antica perché quest’ultimo corrisponde alla Strada Statale 7 quater impraticabile per i pedoni. Per cui il Cammino si snoda nella fascia fra la Statale e il mare fino a scorrere lungo costa nell’ultimo tratto.
Prendendo come riferimento l’area archeologica di Minturnae ed uscendo dal cancello di ingresso su Via Punta Fiume, si attraversa la strada sulle strisce pedonali, si prende a sinistra e alla rotonda ci si tiene a destra all’interno del guardrail superando prima il ponte sul Garigliano e poi la Strada Provinciale 130. Si prosegue diritto su marciapiede, che termina purtroppo poco più avanti (fare molta attenzione), fino a superare il fosso Fusare e, poco dopo il ponte su tale fosso si prende a destra, lasciando finalmente la statale per tornare indietro sull’argine del fosso.
Percorrere per 300 metri il sentiero tenendo il fosso a destra e poi cercare di raggiungere a sinistra una sterrata che conduce sulla Strada Provinciale 276. Si sono percorsi circa 3 chilometri dalla partenza. Si prende la stretta e poco trafficata provinciale a destra e, dopo 400 metri, si prende a sinistra una strada sterrata che conduce in tutta tranquillità fino alla Strada Provinciale 264 più trafficata e pericolosa della precedente provinciale. Si sono percorsi poco meno di 8 chilometri dalla partenza. Si prende a sinistra e si percorrono 150 metri fino ad imboccare una sterrata sulla destra. Torna la pace.
Si raggiunge quindi la Strada Provinciale 122 che si prende a destra percorrendola in tranquillità sulla pista ciclabile per 450 metri e poi si imbocca sulla sinistra una sterrata (all’angolo dell’Impianto Idrovoro Fontanavecchia). Si percorre un lungo rettilineo di circa 1700 metri fino ad una casa e qui si prende a destra sempre su sterrato fino a raggiungere, dopo circa 600 metri, Via degli Olmi. Siamo nella zona residenziale marina di Baia Domizia Sud.
Si prende a destra Via degli Olmi e si prosegue su marciapiede superando due rotonde e proseguendo su Via del Trimoletto fino a trovare una freccia per “Lido Azzurro” che porta sulla costa. Si sono percorsi circa 13,5 chilometri dalla partenza. Si prosegue in tutta tranquillità a sinistra lungo la spiaggia sul bagnasciuga superando due rivoli che sfociano a mare (cercare il modo migliore e più in sicurezza per attraversarli). Prima del secondo rio se lo si risale costeggiandolo per 150 metri, si vedono sulla sinistra i resti della sontuosa villa romana di San Limato ornata da mosaici.
Siamo nell’area dell’antica città di Sinuessa. Poco più avanti dopo una duna a sinistra, dietro un campo di calcio, è presente un tratto basolato di un diverticolo dell’Appia e su Viale Augusto (parallela al mare) sulla sinistra, tracce del basolato del cardo massimo. Si torna sulla spiaggia e poco più avanti, all’altezza del lido Sinuessa si prende a sinistra sull’asfalto fino a raggiungere la Domiziana (SS 7 quater) dove termina la tappa. All’interno del parco dell’hotel Sinuessa Terme sono presenti i ruderi delle terme romane di acque sulfuree di Sinuessa.
Ma la zona è ricca di resti e tracce legate all’antica città e alla Via Appia Antica (andare sull’Atlante e attivare i beni culturali).
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comprensorio Archeologico di Minturnae (dal sito MiBACT)
Area archeologica di Sinuessa (dal sito MiBACT)
Stazioni ferroviarie: Minturno Scauri, Sessa Aurunca – Roccamorfina (a 6 km da Baia Domizia), Falciano – Mondragone – Carinola (a 12 km da Sinuessa)
Per un giro a volo d’uccello sulla tappa vedi il video: